Landini: made in Italy in stage v

I trattori specialistici compatti di Landini serie “Rex3 F” sono ora disponibili in emissionamento stage V con nuovi cofani rivisti nel design e, in optional, anche cabine low profile che ne agevolano l’uso all’interno delle coltivazioni a tendone.

L’Europa chiama e Landini risponde. Dal giugno scorso, in ottemperanza alle normative continentali che disciplinato le emissioni dei motori a combustione interna, anche i compatti emiliani facenti capo alla serie “Rex3 F” sono stati equipaggiati con motori omologati in stage V. Un passaggio obbligato, ma che la Casa ha sfruttato per introdurre sulle sue macchine una serie di up grade tesi a elevare le potenzialità operative dei trattori e visualizzati esteticamente dalla presenza di nuove cofanature, il cui look riprende da vicino il family feeling inaugurato nel febbraio scorso dal lancio dei trattori di alta potenza “Serie 7 Robo-Six”.

Un design più aggressivo quindi, ma anche più funzionale in quanto i nuovi cofani agevolano le operazioni di manutenzione ordinaria e migliorano la visibilità sull’anteriore. Le loro linee inoltre ben si raccordano con le cabine low profile disponibili in opzione. Si tratta di vani a struttura mono-scocca larghi poco meno di 120 centimetri all’altezza del piano di calpestio che vanno progressivamente riducendosi fino a un minimo di 86 centimetri a livello tetto con quest’ultimo che risulta posizionato ad un minimo di soli 187 centimetri da terra.

Ne deriva una macchina super compatta che può muoversi anche all’interno delle coltivazioni di maggior pregio senza il rischio di dar luogo a danni. Ciò anche senza costringere l’operatore a sacrifici in termini di comfort. L’accesso alla cabina è infatti assicurato da un’ampia portiera, il volante è regolabile nell’inclinazione, il sedile di guida nell’assetto e il tunnel non presenta leveraggi di sorta. La ventilazione è inoltre assicurata da un impianto climatizzato e nel caso si debba manovrare in spazi angusti oltre a disporre di un angolo di sterzo di 55 gradi ci si può anche giovare di una retrocamera con monitor dedicato.

Il terminale principale di bordo è integrato nel cruscotto multifunzione cui è possibile affiancare il sistema Landini “Fleet Management” che garantisce dati telemetrici, diagnostica da remoto, un’efficiente integrazione col sistema post vendita, un collegamento diretto con il reparto assistenza e una riduzione dei tempi di fermo per manutenzione, oltre ad una corsia preferenziale per l’operatore per massimizzare l’operatività dell’azienda agricola. Così strutturati i “Rex3 F” si inseriscono fra i compatti dai contenuti più innovativi oggi sul mercato e possono essere acquisiti godendo delle agevolazioni previste dalla Legge di bilancio 2020.

Da segnalare che nonostante i loro più stringenti emissionamenti i “Rex3 F” stage V vantano prestazioni analoghe se non leggermente superiori alle unità precedenti operanti in stage 3B, cosa che ha permesso ai tecnici Landini di non dover intervenire sulle trasmissioni, gruppi meccanici sincronizzati da 12+12 a 16+16 rapporti il più corto dei quali permette di lavorare a una velocità di 400 metri/ora e il più lungo di viaggiare su strada fino a 40 chilometri/ora. Qualora la macchina dovesse far fronte con frequenza a quest’ultimo utilizzo c’è anche la possibilità di affiancare all’impianto frenante di serie, con inserimento automatico della trazione anteriore in frenata, un impianto idraulico di frenatura per il rimorchio.

Leggermente potenziata l’idraulica di bordo, sdoppiata e in grado di mettere a disposizione un flusso di olio di 50 litri al minuto interamente dedicato al lavoro. Non a caso i sollevatori posteriori sono ora in grado di movimentare masse fino a 27 quintali in luogo dei precedenti 23 le cui oscillazioni in fase di trasporto possono essere smorzate da un sistema anti dumping integrato nella funzione di controllo elettronico “Els”, “Ergonomic lift system”. Possibile anche disporre di uscite idrauliche anteriori per pilotare un eventuale secondo attacco a tre punti da dieci quintali di capacità massima.

Nel complesso trattori caratterizzati da un elevato tasso di operatività, ma che non perdono la loro connotazione principe, quella compattezza indotta da un passo inferiore ai due metri che permette loro di vivere da protagonisti tutte le coltivazioni specialistiche, le manutenzioni del verde professionali e le attività florovivaistiche. Proprio per meglio adeguare ogni macchina al profilo di missione cui è destinata Landini sui nuovi “Rex3 F” ha anche previsto la possibilità di regolare le carreggiate in maniera relativamente semplice grazie alla presenza di cerchi rinforzati di tipo “Waffle”, regolabili su otto diverse posizioni ed atti a sopportare carichi elevati garantendo sempre la miglior concentricità possibile tra cerchio e pneumatico.

Stage V già in origine

I nuovi Landini “Rex3 F” sono azionati dagli stessi quattro cilindri Kohler serie “Kdi 2504” che muovevano la serie precedente, ma in versione “Tcr”, emissionata in stage V grazie alla presenza di un sistema di pre trattamento dei gas di scarico di tipo “c-egr”, un egr refrigerato esterno, e a sistemi doc e dpf sullo scarico. Essendo i motori tarati sulla base di una potenza massima inferiore ai 56 chilowatt, le potenze dei tre modelli “Rex3 F” sono di 55, 68 e 75 cavalli, lo stage V viene superato senza dover ricorre a sistemi scr.

Ciò grazie anche a un sistema di alimentazione common rail che opera e due mila bar di pressione, a distribuzioni a quattro valvole per cilindro. Le unità sono strutturate sulla base di canne da 88 millimetri di alesaggio per 102 di corsa e realizzano nel loro complesso una cilindrata di due mila e 482 centimetri cubi le cui aspirazioni sono forzate mediante sistemi turbo-intercooler pilotati da valvole waste gate. Tutti motori integrano la funzione “Engine Memo Switch” che permette all’operatore di registrare e richiamare a pulsante eventuali regimi di lavoro pre programmati.

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